Difendersi dagli attacchi informatici e dalle minacce alla sicurezza è oggi una priorità non solo delle PMI o delle agenzie, bensì dell’intera nazione. Al contempo, sensibilizzare la popolazione su questo problema sempre più dilagante ed innovare le nostre istituzioni sono cardini essenziali per una nazione al passo con i tempi e vicina ai propri cittadini. Questi, infatti, alcuni dei temi trattati dal decreto-legge n.82 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.140 del 14 giugno 2021, contenente 19 articoli, approvato dal Consiglio dei Ministri. Tra le altre misure, istituisce la nascita del dell’Agenzia per la Cyber Sicurezza Nazionale (Acn) e il Comitato interministeriale per la cybersicurezza (CIC).

AGENZIA PER LA CYBER SICUREZZA NAZIONALE

L’agenzia è stata istituita a tutela degli interessi nazionali nel campo della cybersicurezza e della “resilienza dei servizi e delle funzioni essenziali dello Stato da minacce cibernetiche“. Essa sarà la massima autorità nazionale in materia di cybersicurezza.

Sarà composta da una squadra di 300 esperti, fino a raggiungere 800 unità nel 2027, con una dotazione totale di circa 530 milioni di euro per proteggere l’Italia dal rischio cyber. Particolare attenzione viene posta sui talenti italiani, con sforzi per scongiurare fughe all’estero o che il pubblico rimanga indietro. Ecco perché è previsto che i contratti siano equiparati a quelli della Banca d’Italia. L’Agenzia farà anche formazione con la Cyber Defence Academy, la “struttura di formazione delle risorse che farà da apripista per gli esperti di domani”.

Per adeguarsi tempestivamente alla normativa europea, il Governo ha individuato l’Agenzia come Centro nazionale di coordinamento italiano, che si interfaccerà con il “Centro europeo di competenza per la cybersicurezza nell’ambito industriale, tecnologico e della ricerca” di recente istituzione, concorrendo ad aumentare l’autonomia strategica europea nel settore.

Le funzioni del’Acn

Il suo compito principale è quindi attuare le misure necessarie alla protezione contro attacchi informatici che, sfruttando eventuali vulnerabilità hardware e software, potrebbero causare il malfunzionamento o l’interruzione di funzioni essenziali dello Stato e dei servizi di pubblica utilità con gravi ripercussioni su cittadini, aziende e pubblica amministrazione.

Tra gli altri compiti ricordiamo:

  • sviluppare capacità nazionali di prevenzione, monitoraggio, rilevamento e mitigazione per far fronte agli incidenti di sicurezza informatica e agli attacchi informatici, anche attraverso il Computer Security Incident Response Team (CSIRT) italiano;
  • contribuire all’innalzamento della sicurezza dei sistemi di Information and communications technology (ICT) dei soggetti inclusi nel perimetro di sicurezza nazionale cibernetica, delle pubbliche amministrazioni, degli operatori di servizi essenziali (OSE) e dei fornitori di servizi digitali (FSD);
  • essenziale anche la formazione con cui si punta a supportare lo sviluppo di competenze industriali, tecnologiche e scientifiche, promuovendo progetti per l’innovazione e lo sviluppo e mirando a stimolare la crescita di una solida forza di lavoro nazionale nel campo della cybersecurity in un’ottica di autonomia strategica nazionale nel settore;
  • assumere le funzioni di interlocutore unico nazionale con il compito di verifica, per i soggetti pubblici e privati in materia di misure di sicurezza e attività ispettive negli ambiti del perimetro di sicurezza nazionale cibernetica, della sicurezza delle reti e dei sistemi informativi (direttiva NIS), e della sicurezza delle reti di comunicazione elettronica;
  • partecipare alle esercitazioni nazionali e internazionali che riguardano la simulazione di eventi di natura cibernetica al fine di innalzare la resilienza del Paese.

COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA CYBERSICUREZZA

Il Comitato interministeriale per la cybersicurezza (CIC) avrà invece funzioni di consulenza, proposta e vigilanza in materia di politiche di cybersicurezza, anche ai fini della tutela della sicurezza nazionale nello spazio cibernetico. Avrà dunque l’incarico di:

  • propone al Presidente del Consiglio dei ministri gli indirizzi generali da perseguire nel quadro delle politiche di cybersicurezza nazionale;
  • esercita l’alta sorveglianza sull’attuazione della strategia nazionale di cybersicurezza;
  • promuove l’adozione delle iniziative necessarie per favorire l’efficace collaborazione, a livello nazionale e internazionale, tra i soggetti istituzionali e gli operatori privati interessati alla cybersicurezza, nonché per la condivisione delle informazioni e per l’adozione di migliori pratiche e di misure rivolte all’obiettivo della cybersicurezza e allo sviluppo industriale, tecnologico e scientifico in materia di cybersicurezza;
  • esprime il parere sul bilancio preventivo e sul bilancio consuntivo dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale.

Fonte dell’Articolo: https://bit.ly/39fqlCF